Nei contratti di locazione ad uso abitativo la prima distinzione va fatta tra locazione a canone libero, nel quale il canone è dettato dal mercato, e locazione a canone concordato, dove il canone è compreso in una fascia tra un valore minimo e uno massimo stabilita da accordi territoriali tra le principali organizzazioni dei proprietari e degli inquilini, e determinata in base a delle caratteristiche dell’unità immobiliare, alla durata del contratto e alla zona in cui è ubicato l’alloggio.

La tipologia del contratto a canone concordato può essere utilizzata per contratti ad uso abitativo, ad uso transitorio e per gli studenti universitari per unità immobiliari appartenenti alle categorie catastali da A1 a A11, esclusa l’A10 (uffici e studi privati).

La durata è variabile:

  • 3 anni + altri 2 di rinnovo automatico;
  • 6 mesi – 3 anni per gli studenti universitari;
  • 1 mese – 18 mesi per i contratti transitori.

Ma quali sono i vantaggi?

I vantaggi per il locatore sono soprattutto vantaggi fiscali relativi al reddito percepito:

  • riduzione IMU del 25%;
  • reddito dichiarato ai fini IRPEF: se il reddito percepito dal proprietario viene riportato in dichiarazione dei redditi, la tassazione ai fini IRPEF verrà calcolata sul 66,5% del canone percepito anziché sul 95%;
  • reddito dichiarato ai fini della cedolare secca: se il locatore decide di aderire alla cedolare secca, il reddito percepito viene tassato direttamente con una percentuale dal 10 – 15% (anziché il 21%).

Scegliendo la cedolare secca inoltre non andranno pagate l’imposta di registro e l’imposta di bollo di solito dovute per registrazioni, risoluzioni e proroghe dei contratti, e il locatore rinuncia alla facoltà di chiedere l’aggiornamento del canone (incluso quello per l’adeguamento Istat).

Anche l’inquilino trae vantaggi da questo tipo di contratto:

  • beneficerà di un canone inferiore rispetto ai valori medi di mercato;
  • se utilizza la casa locata come abitazione principale, potrà usufruire di una detrazione dell’imposta per i redditi derivanti dall’Irpef (varia in base al reddito, età, situazione professionale);
  • se il locatore sceglie la cedolare secca il canone di locazione non verrà aumentato per tutta la durata dell’opzione e non dovrà versare l’imposta di registro annuale.

Inoltre il Comune di Milano prevede ulteriori incentivi per il contratto ad uso abitativo 3+ 2, di cui in Agenzia potremo offrirvi tutti i dettagli del caso.

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