H1 Fideiussione affitto, cos’è e perché richiederla

 

Negli ultimi anni, complice la crisi che ha messo in difficoltà le famiglie, per i proprietari immobiliari si è reso fondamentale poter richiedere ai potenziali affittuari di fornire molteplici garanzie. Chi desidera dare in affitto un immobile, ormai, non chiede più soltanto il deposito cauzionale di tre mensilità o la presenza di un garante che possa farsi carico delle eventuali inadempienze dell’inquilino, ma preferisce avere maggiori tutele nell’eventualità di dover avere a che fare con una persona morosa o un cattivo pagatore.

Tra le garanzie più spesso richieste vi è la stipula di un contratto di fideiussione per l’affitto. Cosa significa? Che nel caso in cui l’inquilino non versi il canone mensile come concordato nel contratto di locazione stretto con il proprietario, il fideiussore, che solitamente è una banca o una compagnia assicurativa, si impegna a rimborsare il proprietario con la quota corrispondente ai canoni non versati. L’inquilino dovrà però a sua volta rimborsare il fideiussore.

Vediamo quindi in cosa consiste la richiesta di una fideiussione per il versamento dell’affitto e quali sono le principali condizioni previste.

H2 Cos’è la fideiussione

 

Dunque, attivando un contratto di fideiussione, il proprietario di un immobile (residenziale o commerciale) si tutela dall’eventualità che il suo inquilino sia moroso o non paghi il canone mensile dell’affitto.
La fideiussione può essere attivata sia presso una banca e sia tramite una compagnia di assicurazioni.
La principale differenza tra una fideiussione bancaria e una assicurativa sta nei tempi di rimborso: la banca, infatti, versa immediatamente le quote non pagate dall’inquilino al proprietario dell’immobile. L’assicurazione, invece, solo a seguito dell’emissione di una sentenza di sfratto.
Nei paragrafi seguenti approfondiamo l’argomento.

H3 Fideiussione affitto: bancaria o assicurativa?


Cosa comporta la richiesta di una fideiussione
presso un istituto di credito?

Chi intende stipulare un contratto di fideiussione deve sapere che dovrà farsi carico sia dei costi di apertura della pratica e sia di quelli ordinari di gestione, che corrispondono al tasso di interesse calcolato sulla base dell’importo totale che va versato per un anno di affitto.

L’entità di tali costi dipende dunque dal canone di affitto, ma anche dalla durata del contratto di fideiussione. Inoltre, nella stipula della fideiussione, sono presenti alcune informazioni fondamentali: ad esempio, il numero di quote mensili che la banca è tenuta a rimborsare al proprietario dell’immobile e la cosiddetta escussione, ossia la clausola che prevede che la banca rimborsi il cliente immediatamente, una volta presentata l’istanza. Altrimenti, nel caso in cui l’escussione non sia indicata nel contratto, la banca verserà al proprietario ciò che gli è dovuto solo dopo aver avviato il recupero dei crediti.

Invece, nei contratti di fideiussione stipulati con le compagnie assicurative non è mai prevista la clausola di escussione. E, come abbiamo visto, oltre alle tempistiche circa i rimborsi, l’altra grande differenza tra la fideiussione assicurativa e quella bancaria sta nel fatto che una compagnia assicurativa non può effettuare le stesse verifiche di solvibilità creditizia fattibili per un istituto di credito.

H3 Quando chiedere la fideiussione per l’affitto

Come abbiamo detto in apertura, la crisi degli ultimi anni che ha colpito diverse famiglie ha influito duramente sulle possibilità di spesa degli individui e sulla puntualità dei pagamenti. Molti proprietari immobiliari si sono così trovati alle prese con atti di sfratto e ingiunzioni nei confronti di inquilini divenuti cattivi pagatori, morosi o in grosse difficoltà nel rispettare la scadenza del versamento mensile del canone di locazione.

Attivando un contratto di fideiussione per l’affitto il proprietario dell’immobile può tutelarsi dalle conseguenze di simili situazioni.

H3 Requisiti e documenti per la richiesta della fideiussione affitto

Prima di concedere la fideiussione, sia le banche che le compagnie assicurative verificano la presenza di alcuni requisiti: le prime si accertano che l’interessato non sia mai stato segnalato al CRIF in veste di cattivo pagatore, le seconde controllano che il rapporto tra affitto mensile e busta paga del richiedente sia equilibrato (e non vada oltre il 40%).

Il richiedente è poi tenuto a fornire alcuni documenti, tra cui quelli di identità, ma anche le ultime buste paga, CUD o modello 730. Se la fideiussione viene richiesta da un’azienda, questa dovrà consegnare anche un report con gli ultimi bilanci, lo stato patrimoniale e la contabilità.

Una volta consegnati i documenti richiesti, occorre attendere l’esito di tutte le verifiche necessarie da parte della banca o della compagnia assicurativa. In caso di esito positivo, la fideiussione verrà concessa e attivata.

Sei il proprietario di un immobile che hai deciso di affittare? Allora ti consigliamo di leggere il nostro articolo che spiega come funziona e in cosa consiste il contratto di locazione e la nostra guida con le indicazioni per affittare casa da proprietario. Infine, potrebbe tornarti utile conoscere le condizioni dell’affitto con riscatto e leggere i nostri suggerimenti in proposito.

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