Tra pochi giorni, il 18 dicembre, ci sarà la scadenza per il pagamento della seconda rata dell’IMU e della Tasi.
Di cosa si tratta e chi deve pagare?
IMU è l’acronimo di Imposta Municipale Unica e sostituisce la vecchia ICI, inglobando anche parte dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) e delle relative addizionali per quanto riguarda i redditi fondiari su beni non locati.
Dovrà essere pagata da proprietari di prime case di lusso appartenenti alle categorie catastali A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (abitazioni in ville), A/9 (castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici), ed immobili diversi dall’abitazione principale (esempi: seconde case, negozi, laboratori etc.).
L’acronimo TASI invece sta per Tassa sui Servizi Indivisibili, un’imposta comunale istituita dalla legge di stabilità 2014, che riguarda servizi comunali rivolti alla collettività come ad esempio la manutenzione stradale o l’illuminazione comunale.
Sono esonerati dal pagamento della TASI i proprietari di immobili adibiti ad abitazione principale (tranne quelle considerate case di lusso) e le pertinenze della prima casa. Il pagamento dell’imposta riguarderà di conseguenza le seconde case, negozi e uffici, immobili d’impresa, aree edificabili e fabbricati rurali ad uso strumentale.
Quali sono le modalità di pagamento?
IMU e TASI possono essere pagate in due modi:
- con il modello F24 presso gli sportelli bancari, gli uffici postali o online compilando la sezione “Imu e altri tributi locali”, indicando gli importi da versare, se si tratta di ravvedimento, acconto o saldo, il numero degli immobili e l’anno di riferimento;
- tramite bollettino postale prestampato dove si indicherà l’importo dovuto, il codice comune, il numero dei fabbricati posseduti e se si tratta dell’acconto o del saldo.