La legge di bilancio ha confermato anche per quest’anno il bonus ristrutturazione: si tratta di un’agevolazione fiscale, regolata dall’articolo 16-bis del Dpr 917/86 Tuir che spetta a chi attua interventi di ristrutturazione edilizia e consiste attualmente in una detrazione IRPEF del 50% per un massimo di 96.000 €.
Come funziona questo bonus ristrutturazione?
La persona che ne vuole usufruire deve effettuare il pagamento di tutte le spese mediante il cd. Bonifico parlante, bonifico ordinario o carta di credito/debito.
L’importo totale della detrazione spettante (max. 96.000 euro) verrà suddiviso in 10 quote annuali di pari importo. La prima quota detraibile sarà fruita nell’anno successivo a quello dei lavori.
A chi spetta?
Il bonus ristrutturazione 2018 spetta a tutti i contribuenti assoggettati all’IRPEF o all’IRES che siano residenti o no in Italia. Oltre al proprietario spetta anche al:
- familiare convivente;
- coniuge separato qualora assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
- convivente more uxori;
- proprietario;
- nudo proprietario;
- titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
- locatario o comodatario;
- socio di cooperative divise e indivise;
- l’imprenditore individuale ma solo per l’immobile non strumentale o merce;
- soggetto che produce redditi in forma associata, per cui società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari, alle stesse condizioni previste per l’imprenditore individuale.
Inoltre spetta anche in caso di preliminare di vendita, compromesso, a chi ha acquistato l’immobile se:
- è entrato in possesso dell’immobile;
- esegue i lavori di ristrutturazione a proprio carico;
- è stato regolarmente registrato il compromesso.
Usufruire di tale bonus per ristrutturare un immobile da mettere a reddito è un’ottima occasione per aumentare il canone, superiore in caso di immobile recentemente ristrutturato, ed inoltre ne farà aumentare il valore.