Come diventare agente immobiliare
In passato, su questo magazine abbiamo sviscerato i diversi aspetti inerenti la figura dell’agente immobiliare: di cosa si occupa esattamente, quali sono i requisiti che chi fa questo lavoro deve possedere e come si è evoluto il suo ruolo nel tempo. Oggi vogliamo invece concentrarci su come diventare agente immobiliare, ossia illustrare l’iter formativo che conduce all’abilitazione e all’esercizio della professione.
Si tratta di un percorso lungo, che richiede notevole impegno, tanta voglia di studiare ma anche di mettersi in gioco. La passione, però, come sempre, è la chiave di tutto: chi, al termine della formazione, conseguirà l’abilitazione e inizierà a fare esperienza sul campo verrà ampiamente ripagato della fatica potendo svolgere una delle professioni più divertenti e stimolanti presenti sul mercato.
Come si diventa agente immobiliare?
A livello legislativo, l’agente immobiliare è considerato un mediatore. Sulla base di questo è concepito l’iter formativo che conduce all’esercizio della professione.
La prima legge che ha riguardato il ruolo del mediatore immobiliare risale ai primi anni del Novecento; da allora, il quadro normativo ha subito diverse modifiche fino alla legge 39/1989 e la successiva legge 57/2001, dalle quali sono emerse alcune novità nonché la definizione di Agente di Affari in mediazione. Un ruolo che raggruppa principalmente quattro categorie: oltre a quella degli agenti immobiliari “classici”, vi sono anche i mandatari a titolo oneroso, i mediatori di merci e gli agenti in servizi vari.
I requisiti per diventare agente immobiliare
Quali sono i primi requisiti da rispettare per lavorare come agente immobiliare?
Innanzitutto, bisogna avere la cittadinanza italiana o europea e godere pienamente dei diritti civili. Poi, è necessario aver conseguito il diploma di scuola superiore (pertanto, la laurea non è obbligatoria per poter esercitare, benché alcune agenzie preferiscano lavorare con chi ha frequentato l’università). Poi, occorre aver frequentato un corso di formazione specifico per il conseguimento del patentino e aver superato l’esame finale. Successivamente, bisogna iscriversi al registro REA presso la Camera di Commercio della provincia di residenza.
Oltre a questi requisiti di natura personale, il candidato deve soddisfare alcuni requisiti morali, ossia deve dimostrare di non aver subito condanne per crimini che richiedano tra i due e i cinque anni di reclusione, non aver ricevuto sanzioni amministrative accessorie e non esser stato sottoposto a normative antimafia.
Quando ci si chiede come diventare agente immobiliare si dovrebbero poi considerare alcune peculiarità inerenti il temperamento e la personalità che è bene che il candidato abbia. Un buon agente immobiliare deve riuscire a creare rapporti cordiali con tutti, dai clienti ai fornitori alle istituzioni. Deve quindi avere un carattere aperto, gentile, disponibile e deve essere in grado di ascoltare e instaurare un dialogo.
Il cliente che si rivolge a lui per affidargli una trattativa immobiliare deve potersi fidare ciecamente della sua integrità morale e delle sue abilità commerciali.
Un buon agente immobiliare deve, infatti, anche saper vendere e, per questo motivo, deve dimostrare di saper agire con determinazione e intraprendenza. Nel suo lavoro gli torneranno di certo molto utili gli strumenti del marketing, ma deve ovviamente avere un’indole socievole e grintosa, propensa alle relazioni commerciali.
Infine, un mediatore deve conoscere a fondo il contesto in cui opera e il modo in cui il mercato immobiliare si evolve nel tempo, riuscendo anche ad anticipare i cambiamenti più importanti e a cogliere le opportunità che ne derivano.
I corsi di formazione per diventare agenti immobiliari
Un punto centrale in questa guida su come diventare agente immobiliare è rappresentato dall’obbligo di partecipazione a un corso di formazione ufficiale e riconosciuto. Le lezioni possono tenersi online o in presenza.
In generale, la durata di un corso di formazione propedeutico all’esame di abilitazione oscilla tra le 80 e le 200 ore.
È possibile scegliere tra tanti enti promotori dei corsi e tutti mirano a fornire una preparazione completa che consentirà al futuro agente immobiliare di mettersi alla prova e affrontare al meglio il suo lavoro.
L’esame di abilitazione e il patentino
Al termine del corso di formazione il candidato deve sostenere l’esame di abilitazione, che prevede una prova scritta e una orale. L’esame verte su una varietà molto ampia di argomenti, tutti inerenti al settore immobiliare e al mercato di riferimento, che si presuppone che il candidato padroneggi con precisione. Si va infatti dalla legislazione riguardante la materia alle questioni più prettamente burocratiche, dai contributi fiscali che entrano in gioco nelle trattative sugli immobili alle tipologie di contratti di vendita e locazione esistenti. Ovviamente, il candidato deve conoscere anche gli articoli del codice civile dedicati alle questioni immobiliari e avere la padronanza di argomenti come le concessioni edilizie, l’ipoteca, la richiesta di mutui e finanziamenti.
Una volta superato l’esame di abilitazione, il candidato ottiene il patentino da agente immobiliare e può iniziare a esercitare la professione.
Iscrizione al Registro delle Imprese e al REA
A questo punto, al neo agente immobiliare non resta che iscriversi al
Registro delle Imprese e al REA per gli Agenti d’Affari in Mediazione, istituito presso la Camera di Commercio della provincia di residenza. L’iscrizione al REA è oltretutto un modo per certificare ulteriormente i riconoscimenti ottenuti fino a qui dal professionista e la qualità del suo lavoro.
Nel caso vi siate rivolti a un agente immobiliare per la compravendita o la locazione del vostro appartamento e vogliate essere sicuri della scelta che avete fatto vi invitiamo a leggere la nostra guida su come riconoscere il professionista che fa per voi.