Quali sono gli oneri accessori del mutuo?
Quando si acquista un immobile e si decide di accendere un mutuo presso un istituto di credito occorre ricordare che vi sono alcuni costi accessori da sostenere, che si sommano alla rata mensile del finanziamento stesso. Tali costi sono definiti oneri accessori del mutuo e sono tutti, ovviamente, a carico del richiedente. Alcuni, come vedremo, andranno versati prima dell’erogazione della cifra pattuita, mentre altri andranno versati immediatamente dopo.
In generale, le spese accessorie variano a seconda dell’istituto di credito presso il quale viene richiesto il finanziamento e sarà cura del consulente della banca informare correttamente il cliente circa l’entità delle spese. Anzi, proprio questo parametro potrà essere usato come variabile per capire a quale banca rivolgersi per l’accensione del mutuo.
Gli oneri accessori del mutuo e loro detraibilità
Nei prossimi paragrafi affrontiamo un argomento molto importante per chi intende comprare casa: innanzitutto, chiariamo quali sono gli oneri accessori legati alla pratica di mutuo. Successivamente, indichiamo quali tra questi sono detraibili e quali, invece, non possono essere portati in detrazione.
Quali sono gli oneri accessori del mutuo
Le spese accessorie più consistenti legate alla richiesta del mutuo in banca sono quelle di istruttoria, assieme alla perizia, ai costi del notaio e all’attivazione della polizza assicurativa.
Le spese di istruttoria devono essere sostenute per aprire la pratica di mutuo e corrispondono a una piccola percentuale che solitamente non supera l’1% del valore concordato. In questa stessa fase, potrebbe rendersi necessaria la richiesta di ulteriori certificati e documenti al Comune di residenza; in questo caso, alle spese di istruttoria bisogna aggiungere il costo della marca da bollo.
La perizia, argomento che abbiamo affrontato in un articolo precedente, rappresenta la valutazione complessiva dell’immobile compiuta da un incaricato della banca per verificare che esistano gli estremi per la concessione del mutuo. In generale, il costo di tale operazione si aggira intorno ai 250-300,00 euro + IVA.
Le spese notarili comprendono sia l’onorario richiesto dal notaio, sia le imposte previste dall’Agenzia delle Entrate e sia i costi sostenuti per l’iscrizione dell’ipoteca. L’onorario dipende dal tariffario del professionista nonché dalla sua zona di competenza, dagli anni di esperienza e dal valore del mutuo.
Infine, vi sono le imposte trattenute dalla banca. Queste variano a seconda del tipo di immobile acquistato, ma non solo: se l’immobile risulta come prima casa, l’imposta corrisponde allo 0,25% del valore del mutuo, altrimenti corrisponde a una tassa fissa di 50,00 o di 200,00 euro, nel caso in cui se l’immobile venga acquistato dal costruttore.
Infine, gli ultimi oneri accessori legati al mutuo sono quelli legati alla stipula di una polizza assicurativa. Le banche, infatti, contestualmente alla richiesta del finanziamento, chiedono di avere una garanzia in più prima di concedere la somma pattuita. Per legge, il cliente è tenuto a stipulare obbligatoriamente una polizza che tuteli da incendio e scoppio; ma può decidere liberamente se attivare un’assicurazione anche sulla vita o a tutela contro invalidità, malattie e così via. In tutti i casi, sarà libero di poter scegliere di stipulare le polizze più convenienti tra quelle presenti sul mercato.
Oneri accessori detraibili
Tra gli oneri accessori del mutuo ve ne sono alcuni che possono essere portati in detrazione.
In particolare, questi sono:
- Le imposte per l’iscrizione all’ipoteca e l’imposta sostitutiva.
- La commissione che spetta alla banca quale intermediario.
- Le spese notarili (l’onorario per l’accensione del contratto di mutuo e l’iscrizione all’ipoteca). Per ottenere la detrazione, è assolutamente necessario conservare la fattura emessa dal notaio e tutta la documentazione relativa, compresa la data della costituzione di un eventuale deposito, se presente.
- I costi di istruttoria.
- Il costo della perizia da parte del tecnico della banca.
- I costi maggiorati dovuti alle variazioni del cambio.
Oneri accessori non detraibili
Al contrario, tra gli oneri accessori del mutuo ve ne sono alcuni che non possono essere portati in detrazione. In particolare:
- Il costo del notaio (ossia l’onorario previsto per il contratto di compravendita).
- I costi legati alla stipula delle polizze assicurative.
- Imposte come quella di registro e quelle ipotecarie e catastali.
- Gli interessi derivanti da altre forme di finanziamento.
- Gli interessi connessi a un finanziamento richiesto per sostenere un mutuo ipotecario necessario per l’acquisto dell’immobile in cui si abita.
Gli interessi provenienti da contributi statali o degli enti pubblici richiesti per sostenere il mutuo ipotecario.
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