Quante tipologie di mutuo esistono?
In precedenza, abbiamo affrontato diverse volte l’argomento relativo alla concessione del mutuo. In particolare, ci siamo concentrati sui passi da compiere e i requisiti da possedere per ottenere l’erogazione del finanziamento da parte della banca, così come sulle linee guida da seguire quando si desidera vendere un immobile con un mutuo ancora in corso.
Quando si parla di mutuo, però, non si fa riferimento a un’unica soluzione: esistono, infatti, diverse possibilità tra le quali scegliere, a seconda delle condizioni più vantaggiose che vengono proposte e di alcune variabili che definiamo nei prossimi paragrafi.
Vediamo quindi quali sono le principali tipologie di mutuo delle quali usufruire in vista dell’acquisto di una nuova casa.
Guida alle principali tipologie di mutuo
Quali sono i fattori che incidono sulla scelta della tipologia di mutuo da richiedere?
Innanzitutto, occorre valutare la finalità del mutuo: che si tratti di un mutuo per l’acquisto di una prima casa, di una richiesta volta alla ristrutturazione di un immobile o, ancora, legata alla necessità di liquidità o di consolidamento debiti, le condizioni previste dall’istituto di credito per la concessioni saranno diverse.
Lo stesso dicasi per il tasso di interesse, ossia il secondo parametro da valutare, che determina il debito complessivo da colmare nel tempo nei confronti della banca che ha concesso il mutuo. A seconda delle condizioni previste dal contratto, il tasso di interesse può essere, ad esempio, fisso, variabile o misto.
Infine, l’ultimo elemento da considerare è la durata: il mutuo può infatti essere estinto in un intervallo di tempo che va dai cinque ai trent’anni, sempre a seconda delle condizioni predeterminate.
Da queste prime considerazioni si evince che non esistono solo i mutui a tasso fisso o a tasso variabile, ma la casistica è ben più ampia. Molto dipende anche dall’istituto di credito al quale ci si rivolge e al fatto di essere o meno clienti fidati da lungo tempo; a quel punto, infatti, non è escluso che si possano individuare delle soluzioni quasi personalizzate.
Entriamo nel merito delle principali tipologie di mutuo elencando le peculiarità di ognuna.
Mutuo a tasso fisso
Il mutuo a tasso fisso è un mutuo la cui rata non cambia nel tempo, in quanto il tasso di interesse è invariabile. Il principale vantaggio legato a questa scelta si lega quindi alla tranquillità di conoscere ogni mese l’importo da versare, senza preoccuparsi delle eventuali oscillazioni del mercato e senza brutte sorprese. Già al momento della firma, quindi, si diventa pienamente consapevoli della cifra che, per la durata stabilita, verrà destinata alla rata del mutuo.
Dall’altro lato, però, è pur vero che, essendo fisso il tasso di interesse, non è possibile usufruire delle condizioni particolarmente vantaggiose che l’andamento dell’inflazione può riservare in determinate situazioni.
Mutuo a tasso variabile
Tra le tipologie di mutuo più richieste vi è quella che prevede un tasso di interesse variabile.
Al contrario, quindi, di quanto avviene con un mutuo a tasso fisso, in questo caso, a fronte di condizioni iniziali particolarmente convenienti con rate più contenute, si accetta la possibilità che le variazioni del mercato portino a un aumento dell’inflazione. Ogni rata di un mutuo a tasso variabile dipende, infatti, dalle condizioni del momento specifico e, in particolare, dall’oscillazione dell’indice Euribor.
Questo tipo di contratto viene solitamente scelto da chi vanta la tranquillità economica che non teme le conseguenze di oscillazioni consistenti e, anche a fronte di rate più onerose, desidera comunque sfruttare i vantaggi derivanti dai periodi in cui il mercato procede al ribasso.
Tuttavia, esiste anche una possibilità per chi vorrebbe approfittare delle condizioni più vantaggiose legate alle oscillazioni del mercato ma teme una variazione eccessiva della rata, ed è il mutuo con tasso variabile e rata costante. In questo caso, il canone da versare per il mutuo è sempre lo stesso, ma a variare è il numero delle rate da sostenere. Questo tipo di contratto rappresenta quindi una buona opportunità per chi gode di una situazione finanziaria solida.
Infine, una terza soluzione è rappresentata dal mutuo con tasso variabile con CAP, che prevede quindi una variabilità del tasso di interesse, ma, allo stesso tempo, questo non può superare una certa soglia (appunto, il CAP). Per controbilanciare questa soglia, ed evitare quindi che il tasso scenda troppo con conseguenze svantaggiose per l’istituto di credito che concede il mutuo, si stabilisce un limite sotto il quale il tasso non può scendere, ossia il FLOOR. In questo modo, il cliente conosce i due valori limite entro i quali si muove il tasso di interesse che determineranno, di volta in volta, la sua rata.
Mutuo a tasso misto
Nel caso in cui il nuovo proprietario immobiliare preferisca godere, nei primi anni di mutuo, di una maggiore stabilità degli importi da versare, a fronte di una successiva variabilità che gli permetterebbe di sfruttare anche le oscillazioni più vantaggiose del mercato, la soluzione ideale è il mutuo a tasso misto.
Questo contratto combina le caratteristiche delle due tipologie di mutuo viste in precedenza: nei primi anni, la rata viene, infatti, calcolata con gli interessi a tasso fisso e, successivamente, con gli interessi a tasso variabile.
Il mutuo a tasso misto viene scelto di solito da chi pensa che potrà avere una situazione personale economica più stabile in futuro ma che, al momento, desidera conoscere mese dopo mese a quanto ammonta esattamente la rata da versare.
Altre tipologie di mutuo
Quelle che abbiamo visto finora sono le tipologie di mutuo più richieste da chi è in procinto di acquistare casa.
Tuttavia, esistono anche delle ulteriori soluzioni che, specie negli ultimi anni, hanno contribuito a dare un’accelerata al mercato.
Tra queste, ad esempio, vi è il mutuo di consolidamento debiti, che prevede che chi ha la necessità di chiedere più mutui (ad esempio per l’acquisto di due immobili, o per un acquisto e una ristrutturazione) paghi i rispettivi canoni in un’unica rata a condizioni più vantaggiose di quelle che otterrebbe procedendo con i singoli versamenti.
Ancora, il contratto di surroga, prevede l’opportunità di trasferire il mutuo presso un istituto di credito diverso da quello iniziale, a fronte di condizioni più favorevoli.
Infine, il mutuo liquidità, ossia un finanziamento che può essere chiesto per coprire spese importanti (non necessariamente legate all’acquisto di un immobile). Con questo finanziamento, la cifra erogata è solitamente più bassa rispetto a quella prevista dalle principali tipologie di mutuo.
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